Si è fatto un gran parlare, ultimamente, sull’opportunità o meno di ricorrere a tecniche di post produzione per ritoccare difetti, al fotoritocco cioè, per riempire rughe e muscoli di noti e meno noti. Un’artista del digitale ha applicato le sempre più avanzate tecniche di elaborazione delle immagini per creare delle specie animali ibride che esistono solo nella sua fantasia, vediamo alcuni esempi:
Il primo inquitante prodotto del fotoritocco è l’incrocio tra un felino a fauci spalancate ed un innocuo uccellino. Cinguetta o ruggisce?
Più plausibile il prodotto del muso di un cane e di un bufalo, ci si potrebbe quasi credere.
L’incrocio di due animali teneri come un gattino e un pinguino non può che dare origine ad un ibrido altrettanto dolce.
Mentre le scimmie si prestano bene a fornire un aspetto inquietante sia al gatto sia al gufo.
Meno feroce un leone con il muso pacioccone di un cane, vero?
In ultimo un animale che sembra uscito da un libro fantasy, meraviglioso connubio tra un cervo con corna ramificate e il muso di un rapace. Sconvolgente.
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